ISDE Italia e ISDE Internazionale hanno firmato l’appello dell’OMS sui Cambiamenti Climatici


Pubblicato il 13 Novembre 2015

Clima_316x180_7L’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia e l’International Society of Doctors for the Environment (ISDE) hanno firmato l’appello dell’OMS sui Cambiamenti Climatici.

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I cambiamenti climatici sono la più grande minaccia per la salute globale nel 21° secolo. I professionisti della salute devono prendersi cura delle generazioni presenti e future e stare in prima linea nella tutela delle popolazioni dai problemi causati dai cambiamenti climatici.
Il nostro clima, la nostra salute: è tempo che tutti i professionisti della salute siano in prima linea.

“Non molto tempo fa, si credeva che il cambiamento climatico sarebbe stato un problema del futuro, questo è lontano dalla verità. Il cambiamento climatico sta avvenendo ora, e ne vediamo le conseguenze sulla nostra salute, ogni giorno, in tutte le regioni del mondo”.
Così allerta Maria Neira, Direttore Dipartimento di Salute Pubblica, Determinanti Ambientali e sociali di Salute, Quartier Generale OMS Ginevra, che sprona tutti gli operatori sanitari ad attivarsi per fermare gli effetti del cambiamento climatico: anche se può sembrare fuori del loro ambito di lavoro, sono in prima linea nella cura per la salute delle generazioni attuali e future.
Se andiamo avanti così, in poco più di 80 anni è previsto un aumento della temperatura media della superficie terrestre a salire di 4° Celsius (39.2° Fahrenheit ) – spiega Maria Neira – E con la terra che si riscalda, le ondate di caldo saranno più frequenti come quello di questa estate in Pakistan e India, che ha causato circa 5000 morti e migliaia di malattie legate al caldo. Uragani, cicloni, inondazioni e incendi mettono sempre più a rischio le vite umane.
Alla conferenza sul Clima (COP 21) che si svolgerà a Parigi dal 30 Novembre all’11 Dicembre, 25.000 delegati si incontreranno con l’obiettivo di firmare un trattato impegnandosi a mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 2° C. Dobbiamo fare in modo che il mondo conosca il Trattato di Parigi”.

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