A Firenze i medici custodi del pianeta


Pubblicato il 27 Maggio 2021

«L’inquinamento atmosferico e l’emergenza climatica sono un grande pericolo per la salute ambientale e, di conseguenza, umana: è dunque necessaria una presa di coscienza collettiva che imprima un chiaro cambio di passo». Per questo International Society of Doctors for Environment (ISDE) Firenze e l’Ordine dei Medici di Firenze lanciano una campagna biennale di sensibilizzazione dei medici e degli studenti sui rischi per la salute.

L’iniziativa procederà su un doppio binario che vede in prima battuta il coinvolgimento dei medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta iscritti all’Ordine provinciale e, da settembre, le scuole secondarie di secondo grado della provincia di Firenze. La campagna di sensibilizzazione rivolta ai medici ha lo scopo di informare e formare sul ruolo dell’inquinamento atmosferico come causa o concausa di patologia affinché siano poi loro stessi a dare ai loro pazienti, durante le normali visite, “pillole” di educazione sanitaria ambientale. Per quanto riguarda le scuole, a partire dal prossimo anno scolastico, i medici si renderanno disponibili per incontri con gli studenti per trattare le problematiche dell’inquinamento in rapporto alla salute. Per il primo biennio, la campagna si concentrerà sull’inquinamento dell’aria.

Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine del Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze e Franco Bergesio presidente ISDE Firenze, spiegano che «L’attività di contrasto ai cambiamenti climatici potrà portare a miglioramenti della salute –  e in quest’ottica è fondamentale che soprattutto i medici, ma anche tutti i cittadini, acquisiscano la consapevolezza necessaria affinché possano, da una parte, partecipare attraverso scelte salutari e ambientalmente sostenibili al processo generale di cambiamento e dall’altra incidere sulle amministrazioni locali e nazionali affinché mettano in atto quelle misure di tutela delle matrici ambientali non più rinviabili».

Giuseppe Curciarello, coordinatore del Gruppo di lavoro su Salute e Ambiente dell’Ordine dei medici e membro del Consiglio Direttivo ISDE Firenze, conclude: «E’ necessario che i medici siano in prima linea divenendo ‘custodi del pianeta’. Ma per loro formazione accademica non hanno purtroppo conoscenze sulle problematiche ambientali che si auspica vengano inserite nell’iter formativo universitario. Se il rapporto medico-paziente è stato finora essenzialmente diagnostico-terapeutico, è necessario oggi allargare lo sguardo all’ambiente che ci circonda divenendone custodi attenti alla sua conservazione se davvero vogliamo prenderci cura della salute dei nostri pazienti».

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