Per un modella di prevenzione primaria territoriale: pubblicata una monografia di Sistema Salute


Pubblicato il 14 Dicembre 2020

Le evidenze disponibili sulle complesse relazioni tra ambiente e salute mettono in torsione i modelli esistenti di prevenzione primaria, facendo emergere, anche e non solo nel caso della pandemia da Covid 19, l’importanza di disporre di modelli di prevenzione primaria territoriale capaci di governare i determinanti distali della salute creando le condizioni per un opportuno coinvolgimento e valorizzazione in termini di gestione comune di quanti subiscono gli effetti negativi attuali e di prospettiva del loro mancato governo che possono essere definiti come “esposti involontari”.

Il fine e’quello di rafforzare la potenza della sanità pubblica in una operazione che, essendo trasformativa, implica dure resistenze ai cambiamenti negli assetti di potere che hanno fino ad oggi imposto modelli disfunzionali, arrivando a produrre crisi climatiche, ambientali e piu’ in generale una rottura della omeostasi tra specie viventi ed ecosistema.

I contributi che pubblichiamo in questa monografia convergono nel fornire elementi di approfondimento su modelli di prevenzione primaria territoriale emersi nel grande laboratorio delle lotte territoriali per la tutela dell’ambiente e nei saperi sociali che vi si sviluppano.

Un primo modello base per la prevenzione primaria territoriale viene proposto da una riflessione collettiva di Carlo Romagnoli, Anna Rita Guarducci, Fabio Neri, Lucio Pala e Giovanni Vantaggi che ricostruiscono il processo di condivisione e sviluppo dell’ecodistretto, individuato sulla base di lunghe e attente interazioni e retrazioni con i molti comitati ambientali cui a vario titolo partecipano, come risposta appropriata per arrestare il degrado delle matrici fondamentali aria, acqua e suolo in definiti territori, operazione che viene sviluppata con grande attenzione ai vantaggi per salute, ambiente ed economia, data la disponibilita, nella congiuntura attuale, di ingenti risorse economiche per chi voglia dare concretezza alla sviluppo di innovazioni eco sostenibili e di saperi concreti sulla gestione comune di tali matrici.

Massimo Formica, medico che da anni riflette sulle potenzialita’ dell’agroecologia, approfondisce in questa direzione le caratteristiche di un modello di prevenzione primaria territoriale centrato sul distretto biologico, dove, a partire da una prodonda conoscenza di proprieta’, caratteristiche e specificita di quella parte di mondo biologico che entra in relazione con le tecniche usate nelle produzioni agricole, affronta il problema di quali caratteristiche dovrebbe assumere la gestione di tali pratiche e la conseguente produzione di alimenti per non essere “disruptive” dei sottesi complessi equilibri sistemici.

Il bioarchitetto Francesco Masciarelli opera un salto ulteriore nella complessificazione del  modello di prevenzione primaria territoriale ecodistretto, collocandolo all’interno di un design sistemico e partecipato delle matrici socio ecologiche come interfaccia tra sistemi umani ed ambientali: dopo decenni di brutalizzazione dei territori con politiche di puro servizio al privato Masciarelli fornisce un contributo tanti ricco quanto approfondito per  ripensare politiche urbanistiche capaci di sostenere la complessita del reale, fornendone una modellizzazione sistemica che restituisce con pienezza il senso dell’espressione “ fare salute in tutte le politiche.

L’economista Rita Castellani fornisce a sua volta un contributo fondamentale per dare forza sul piano economico gestionale al modello eco distretto fornendoci una rassegna esperta delle metodologie utili a rappresentare le esternalita’ negative connesse alle attivita’ produttive inquinanti, costruendo in tal modo la base per analisi di caso che, ecodistretto per ecodistretto, siano capaci di rappresentare adeguatamente i costi, di solito taciuti, spesso non calcolati adeguatamente e sempre superiori alle capacita’ di intervento delle amministrazioni locali, di attivita inquinanti importanti e tuttora tenute in piedi, vedi i Siti di Interesse Nazionale, anche grazie a valutazioni costi benefici del tutto parziali.

Maristella Pitzalis, gia’ docente di ecologia alla Facolta di Agraria di Perugia svolge una sintesi delle evidenze disponibili sugli effetti in agricoltura dell’impiego di microrganismi effettivi, portando un contributo esperto al problema dell’efficacia pratica di soluzioni alternative all’uso di fertilizzanti e altri prodotti chimici nelle pratiche agricole e sollecitando chi opera nel settore ad una maggiore attenzione nel pianificare e realizzare studi che siano in grado di dare risposte solide ad un problema evidentemente prioritario.

La monografia viene arricchita dal contributo che la Law Clinic della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università’ di Perugia ha fornito nel dare una base giuridica ai principi dell’ecodistretto, fornendo in una interazione con i comitati ambientali ed Isde Umbria una proposta di legge regionale di iniziativa popolare per la attivazione degli eco distretti in Umbria, di cui riportiamo nella sezione ‘Documenti” sia l’articolato di legge che la relazione di accompagnamento.

 

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