Piano Operativo del Comune di Scarperia e San Piero: ecco alcune proposte del comitato di Massorondinaio


Pubblicato il 8 Agosto 2020

Il Comitato di Massorondinaio è un’associazione di cittadini che ha interesse al proprio territorio ovvero ad uno sviluppo economico sostenibile, fiorente, rispettoso della salute umana e dell’ambiente. Ormai questo sarà il grande nodo che le future generazioni dovranno affrontare e anche parte della cittadinanza del paese di San Piero si fa promotrice di idee e progetti il cui unico fine, appunto, sarà quello di creare in paese un ambiente pulito e allo stesso tempo una qualità di vita soddisfacente .

Il Comitato da tempo si sta occupando del nuovo Piano Operativo del Comune di Scarperia e San Piero, il cui iter di formazione è già in preparazione e per il quale il Comune ha pubblicato un avviso invitando i soggetti interessati, pubblici o privati a presentare proposte o progetti finalizzati all’attuazione degli obiettivi contenuti nell’avvio del piano operativo.

Il Piano Operativo Comunale è lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela, valorizzazione e organizzazione del territorio, da realizzare nell’arco temporale di cinque anni.

Il Comitato di Massorondinaio, a firma di 95 cittadini, ha quindi proposto di introdurre nel regolamento urbanistico del Comune di Scarperia e San Piero un nuovo articolo: il 72 bis (vedi proposta QUI ). Questa introduzione sarebbe una riforma progressista, cioè rappresenterebbe la volontà del nostro Comune di attuare, nel nostro paese, uno sviluppo sostenibile.

Con l’articolo 72 bis si disciplinano le competenze del Comune in materia di tutte le industrie insalubri di prima classe. Le industrie insalubri di prima classe (indicate in un elenco approvato con Decreto del Ministero Sanità il 5 settembre 1994) producono vapori, gas e altre esalazioni insalubri che possono nuocere alla salute degli abitanti.

L’attuale Regolamento Urbanistico del Comune, adottato con delibera del Consiglio comunale 20 Aprile 2009, n. 9, all’articolo 72, contiene varie indicazioni di mitigazione ambientali ma relativamente alle industrie insalubri non contiene indicazioni specifiche se non per l’inquinamento elettromagnetico.

L’adozione nel nuovo Piano Operativo Comunale dell’articolo 72bis consentirebbe al Sindaco di esercitare i suoi poteri di autorità sanitaria. In base a questo nuovo articolo, quindi, chi intenderà attivare un’ industria insalubre di prima classe, e se il Sindaco lo riterrà necessario anche chi già la esercita, dovrà presentare una relazione nella quale dovrà descrivere il ciclo produttivo e l’elenco delle sostanze utilizzate. L’Amministrazione Comunale si avvarrà di ASL, di ARPAT e di altri organismi tecnico scientifici territoriali di cui intenderà avvalersi e rilascerà un parere sanitario. Il parere sanitario dovrà prevedere una valutazione della rilevanza sanitaria delle emissioni dell’impianto, dello stato sanitario della popolazione interessata, dello stato e della evoluzione del contesto urbanistico interessato dall’impianto e una valutazione dei rischi di incidenti rilevanti che possono essere causati dall’impianto.

Nei casi in cui non si ravviserà la presenza di tutte le condizioni necessarie a garantire la tutela della salute pubblica, l’Amministrazione Comunale potrà vietare l’attivazione oppure subordinarla all’adozione di misure per assicurare le condizioni richieste.

Il Comitato Massorondinaio auspica che questo nuovo strumento legislativo venga accolto nel nuovo Piano Operativo per realizzare un futuro migliore ai nostri figli.

Aiutiamoci, sosteniamoci e lasciamo un segno per le nuove generazioni.

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