TAC, PET e scintigrafia (radiazioni ionizzanti): una risoluzione per sensibilizzare i medici


Pubblicato il 20 Gennaio 2016

RischioRadiologico_316x180_7Ogni volta che si prescrive una procedura diagnostica o interventistica che comporta il rischio da radiazioni ionizzanti è importante tenere in considerazione il rapporto tra rischi e benefici. È per questo che WONCA Italia (afferente all’omonima organizzazione internazionale dei medici di famiglia, al quale Direttivo partecipa anche ISDE Italia) ha approvato una risoluzione riguardante l’appropriatezza e l’applicazione del principio di giustificazione sulla quale intende sensibilizzare i medici italiani.


Solo il 56% degli esami radiologici eseguiti in Italia risulta pienamente appropriato e siamo tra i Paesi più forniti di impianti di diagnostica per immagini, sia con radiazioni ionizzanti che non: soltanto la Regione Puglia ha lo stesso numero di impianti di tutta l’Inghilterra. Esistono larghissimi margini di intervento per evitare la prescrizione di esami inutili o superflui che potrebbero comportare per il paziente rischi da radiazioni.
Il Coordinamento delle Società Scientifiche aderenti al WONCA ha chiesto alle società scientifiche della radiologia e al Ministero della Salute di collaborare in vista dell’applicazione della direttiva EURATOM del 2013, che dovrà essere applicata nel nostro Paese entro la fine di quest’anno. Questa sottolinea la comune responsabilità dei medici che prescrivono gli esami e dei medici e operatori della radiologia che li eseguono. Soltanto una forte collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e con le istituzioni preposte può favorire la corretta applicazione del principio di giustificazione e l’appropriatezza, a tutto vantaggio dei pazienti.
La risoluzione è stata inviata anche al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Leggi la risoluzione di WONCA Italia

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