Via alla Cop21 di Parigi: 150 paesi “uniti per salvare il clima”


Pubblicato il 30 Novembre 2015

“Uniti per salvare il clima”. Sono queste le parole del Presidente Obama, pronunciate a poche ore dall’inizio della XXI Conferenza Onu sul clima (Cop21) che si terrà in questi giorni a Parigi.
Dopo gli scontri di ieri tra polizia e manifestanti e dopo la simbolica “marcia delle scarpe” con cui ambientalisti e attivisti hanno chiesto ai leader mondiali un cambiamento sul fronte delle politiche per il clima, ha inizio oggi questa importante Conferenza in una Parigi super blindata e semideserta.

“Il mondo sia unito per garantire ai nostri figli un futuro migliore”: è l’invito che Barack Obama lancia ai leader dei circa 150 Paesi che si ritroveranno in questi giorni a Parigi per la Cop21. In occasione della Conferenza sul clima, ISDE pubblica il suo “Dossier sui cambiamenti climatici, salute, agricoltura e alimentazione” a cura di Agostino Di Ciaula, Antonio Faggioli, Gianni Tamino, membri dell’Associazione Medici Per l’Ambiente.

“Si prevede che, in assenza di una drastica riduzione delle emissioni di gas serra entro la fine del XXI secolo, il riscaldamento globale del pianeta aumenterà tra 1.8 e 4°C. Le concentrazioni di gas serra hanno raggiunto i livelli più alti nell’era moderna ed è necessario ogni sforzo utile ad ottenere una riduzione delle emissioni fino al 70% entro il 2050.” Si legge nel dossier in cui si afferma anche che: “(…) è da considerare obiettivo primario per l’intera popolazione mondiale una rapida inversione di rotta. Vi è un urgente bisogno di un innovativo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità economica e sociale, che promuova l’informazione e i servizi, che riduca drasticamente l’utilizzo di risorse primarie clima-alteranti (in particolare combustibili fossili) e che introduca tecnologie basate sull’efficienza energetica e su forme di energia “pulita”, che promuova politiche per la riduzione della produzione di rifiuti e per il recupero e il riciclo di materia.”

Pertanto ISDE chiede con forza ai leader del mondo di dare priorità ai bisogni delle persone e della società, di agire per il bene del Pianeta e non per rincorrere interessi commerciali e di profitto. Di fare davvero qualcosa per arginare il problema del surriscaldamento globale e tutti gli altri ad esso correlati e , per dirlo con le parole di Obama,“per garantire ai nostri figli un futuro migliore.”

Leggi il Dossier sui cambiamenti climatici di ISDE Italia: Versione breveVersione integrale

English Version: ShortIntegral

 

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